mercoledì 31 dicembre 2008

29 novembre: in treno verso il Salento

Tra due ore finirà questa mia avventura durata poco meno di tre settimane. Sembrano quasi di più. Forse perché sono stato in tante città e visto troppe persone, che ormai le birre belghe sembrano già un ricordo così lontano.
Una volta a Lecce inizierò un periodo d’incubazione, mi chiudo nel mio bozzolo…il tempo della schiusa sarà il prossimo gennaio.
Che posso dire… dalle mie mani ho perso tante volte la mia vita che contarle appare più difficile che iniziare una nuova vita. Inizierò a tenere in mente solo le vittorie e le mie conquiste, voglio vedere se sono ancora capace di tirare fuori il mio Penso Positivo come facevo tanti anni fa.
Sono davvero ansioso di riavere la mia vita, son curioso di sapere cosa troverò nel mio futuro, perché io proprio non lo so.
Lo considerò come un altro viaggio, con Naomi però questa volta, abbiamo troppo bisogno l’uno dell’altra.
Non sapevo bene cosa mi sarebbe accaduto nei successivi otto giorni dopo essere atterrato ad Amsterdam, ed allo stesso modo, anche in questo mio nuovo viaggio, ho più incognite che punti fermi. Mi sento come un seme che vuole germogliare, e fa strano che il mio orto sarà l’Inghilterra e non il mio bel paese, ma è li che il destino vuole che io attecchisca, dove poter creare ancora un altro Davide.

Sono felice di aver fatto questo viaggio, ho preso l’ultima virgola della mia vita, dovevo chiudere un cerchio, prendermi un altro regalo.
Mai mi era successo di capire tanto me stesso come in questi giorni di solitudine. Fermarti e pensare alla tua vita in compagnia delle foglie alzate dal vento aiuta a raccogliere i pensieri e riordinarli.
Da adesso apro una parentesi salentina, con la mia famiglia per godermi pienamente il natale e la sua magia, e poi da gennaio...punto anzi due punti, a capo, anzi all’altra pagina.

Eppure adesso non ho più tanta paura e non sono spaventato come fino a qualche riga fa, sembra come che vedere questo mio cambiamento come un nuovo viaggio, mi abbia fatto rasserenare e tornare la positività. Adesso c’è un nuovo viaggio da fare, non chiese da fotografare, non camminate tra i mercati e non proverò neanche nuovi piatti...parto per cercare me stesso, perché sono li da qualche parte, devo solo partire e trovarmi.
Vorrei iniziare subito, le attese come queste mi fanno soffrire. Non manca molto lo so, ma sembra che siamo in marcia, mi eccito, poi guardo dall’altro finestrino e...non è il mio treno ma quello accanto che si muove…dai è giusto così, ogni cosa a suo tempo...infondo gennaio è qui dietro...AAAAAAAHHHH!!! Gennà, mannaggia a te! Mi hai fatto prendere uno spavento.
Dai siediti qui con me e dimmi un po’ una cosa. Il prossimo anno farai caldo o freddo? Come non melo vuoi dire? Io devo prepararmi per tempo alle temperature, poi c’è quel maglione verde che vorrei portare...

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